Durante un intervento, spesso i soccorritori si trovano a dover gestire situazioni davvero difficili e a dover andare anche oltre i propri limiti che possono essere di varia natura, sia fisici che mentali.
I soccorritori sono esseri umani e non possiamo pretendere che svolgano la loro attività come degli automi dimenticando le situazioni difficili che spesso si trovano a dover affrontare. In un modo o nell’altro, ogni intervento lascia il segno. È nostra priorità assoluta che i soccorritori escano indenni da qualsiasi tipo di intervento. Così negli ultimi anni è nato un gruppo di membri esperti che in caso di bisogno sono pronti a sostenere i loro compagni. I partecipanti del cosiddetto “gruppo di pari” (dall’inglese “peer”) hanno eseguito una formazione specifica organizzata con il coordinamento dell’istituto di psicologia dell’Università di Innsbruck specializzandosi su questa tematica.
I soccorritori che hanno difficoltà a rielaborare un intervento particolarmente traumatico hanno quindi la possibilità, in maniera del tutto anonima, di parlare con un loro “pari” per affrontare ciò che hanno vissuto.